Aprire un Negozio Online: Come Fare e Quanto Costa
Aprire un negozio online è un'ottima idea per entrare in un settore in continua espansione e con un numero potenzialmente illimitato di clienti. Il mondo del web, infatti, consente di avviare un'attività con un piccolo investimento e senza particolari requisiti. Vediamo insieme come partire e quali sono i costi da affrontare.
Come aprire un negozio online
Per avviare un'attività di vendita su internet bisogna compiere alcuni passaggi iniziali:
- Fare un business plan: per pianificare la strategia commerciale e il target di riferimento (es. vendita di prodotti generica o settoriale)
- Avere requisiti e permessi: occorre avere i documenti e le autorizzazioni necessarie
- Registrare l'attività: come ditta individuale per iniziare da solo o come società per avere più soci
- Capire come gestire l'attività online: prendere accordi con clienti e fornitori
1. Fare un business plan
Per aprire un negozio online occorre prima pianificare la strategia commerciale. Si tratta di stabilire l'organizzazione e la struttura del servizio. La scelta principale è tra:
- e-commerce con magazzino: per vendere prodotti che il titolare conserva in un proprio magazzino. In questo caso, la spedizione della merce parte direttamente dal magazzino del titolare
- dropshipping: per vendere online senza avere un proprio magazzino. In questo caso, la spedizione avviene attraverso il magazzino di un altro soggetto (fornitore esterno)
- e-marketplace: per vendere tramite una piattaforma digitale in cui il titolare mette in relazione i clienti con diversi venditori
Un altro aspetto importante riguarda il target di vendita. Un negozio online può vendere diverse tipologie di prodotti. Il mercato è molto vasto. Ecco alcune scelte possibili:
- negozio generico: per aprire un negozio in cui mettere a disposizione della clientela diversi tipi di prodotti insieme. Ad esempio, si possono vendere insieme prodotti per animali, abbigliamento e generi alimentari. In questo caso, sarà importante curare la qualità della merce, rispettare le certificazioni previste per legge e dividere all’interno della piattaforma i prodotti in modo coerente e accattivante
- negozio settoriale: per aprire un negozio in cui concentrarsi su uno specifico ambito di mercato. Ad esempio, prodotti di abbigliamento come scarpe e vestiti. In questo caso, è importante selezionare il settore adatto in cui investire e curare con attenzione la grafica del sito
Infine, è importante valutare con cura la modalità di pubblicizzazione del sito. Una strategia vincente permetterà di arrivare a un maggiore numero di utenti.
2. Avere requisiti e permessi
I requisiti riguardano il titolare e l'attività. Vediamo nel dettaglio i principali requisiti e permessi:
- il titolare deve rispettare alcuni requisiti personali per avviare l'attività. In particolare, il titolare deve essere maggiorenne e avere terminato la scuola dell’obbligo. Inoltre, non deve avere problemi con la giustizia
- ottenere l’autorizzazione del comune all’inizio dell'attività (SCIA)
- ottenere il certificato HACCP e l'attestato SAB per la vendita di prodotti alimentari. Sono certificati ulteriori per la prevenzione dei rischi derivanti dal trattamento e dalla vendita di questi prodotti
Per aprire un negozio online, il titolare deve anche rispettare alcune norme specifiche sulla vendita. Il sito o app deve contenere una serie di informazioni e dati obbligatori (es. partita IVA e capitale sociale per le società). Si tratta di un adempimento necessario per garantire trasparenza ai propri utenti e per evitare sanzioni. Per maggiori dettagli, puoi leggere la nostra guida su come mettere in regola il sito web.
Inoltre, è molto importante pubblicare sul sito le condizioni generali di vendita. Si tratta di un documento che contiene le regole che si applicano agli acquisti e all'utilizzo della piattaforma da parte degli utenti. Ad esempio, questo documento contiene le garanzie sui prodotti difettosi e il diritto di annullare un acquisto e di richiedere il rimborso.
Per funzionare al meglio, il sito raccoglie spesso alcuni dati personali degli utenti e salva sul loro computer dei cookie per tracciare le abitudini di acquisto. In questi casi, è necessario:
- creare una privacy policy (o informativa privacy) per specificare come vengono trattati i dati degli utenti e per garantire un trattamento corretto e trasparente degli stessi
- rispettare la normativa sulla cookie e creare un banner per la raccolta del consenso dell'utente
- inviare al cliente la conferma d’ordine per ogni acquisto effettuato sul sito
3. Registrare l'attività
Un negozio online è un'attività commerciale con obbligo di iscrizione in camera di commercio. Ci sono due forme giuridiche possibili:
- se l'attività ha un unico titolare, si può aprire una partita IVA come ditta individuale. La ditta ha costi di avvio contenuti e una gestione fiscale e contabile snella ed economica
- se si vogliono coinvolgere più soci oppure si prevedono grossi investimenti bisogna costituire una società. In questo caso, i costi di costituzione e di gestione sono più elevati. Tuttavia, in caso di debiti gli eventuali creditori non potranno attaccare il patrimonio personale dei soci
L'iscrizione in camera di commercio si effettua con la segnalazione di inizio attività (SCIA). Nel caso di una ditta individuale è sufficiente allegare alla pratica una copia del documento d'identità e del codice fiscale del titolare. Per una società, invece, prima della SCIA bisogna rivolgersi a un notaio per formalizzare atto costitutivo e statuto.
4. Capire come gestire l'attività online
Per gestire un negozio online è fondamentale prendere accordi con fornitori e collaboratori. Vediamo i principali contratti da firmare:
- sviluppo sito web o app: per incaricare un informatico di creare il proprio sito web o applicazione
- contratto di pubblicità: per sfruttare spazi promozionali online dove comunicare ai clienti offerte speciali ed eventi dedicati
- locazione commerciale: per utilizzare lo spazio per il magazzino
Quanto costa aprire
I costi per aprire un negozio online non sono fissi. Le principali variabili riguardano le caratteristiche dell'attività. Ad esempio, se è previsto un magazzino bisogna considerare i costi per la gestione della logistica e per l'acquisto o l'affitto del locale. Con il dropshipping, invece, non c'è un magazzino e i costi sono limitati alla gestione informatica del sito o app e all'acquisto della merce. Inoltre, ci sono i costi per l'imballaggio dei prodotti e le spese di spedizione.
Oltre a queste voci di spesa bisogna considerare anche i costi per registrare l’attività. Leggi i nostri approfondimenti per scoprire i costi di una ditta individuale e i costi di una società.
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