Aprire un E-Commerce: Come Iniziare e Quanto Costa

Aprire un E-Commerce: Come Iniziare e Quanto Costa

Aprire un e-commerce permette di vendere online in modo semplice e veloce. Il mondo di internet, infatti, consente di ridurre i costi e raggiungere un numero potenzialmente illimitato di clienti. Vediamo come iniziare, i requisiti necessari e i costi.

Come aprire un e-commerce

Per avviare un'attività di vendita su internet è necessario compiere alcuni passaggi iniziali:

  1. Fare un business plan: per pianificare le strategie commerciali e il tipo di business (es. e-commerce con o senza magazzino)
  2. Rispettare i requisiti per il commercio elettronico: dovrai avere determinate caratteristiche, documenti e autorizzazioni necessarie
  3. Registrare l'e-commerce: come ditta individuale per iniziare da solo o come società per poter avere più soci
  4. Gestire l'attività: prendere accordi con clienti e fornitori

aprire e-commerce

1. Fare un business plan

Per avviare un e-commerce si inizia dalla strategia commerciale. Si tratta di pianificare l'organizzazione e la struttura del servizio online. La scelta principale è tra:

  1. dropshipping: per vendere online senza avere un proprio magazzino. In questo caso, l'utente acquista dal titolare del sito, ma la spedizione al cliente finale viene gestita dal magazzino di un altro soggetto
  2. e-commerce con magazzino: per vendere online prodotti che il titolare possiede in un proprio magazzino. In questo caso, la spedizione della merce parte dal magazzino del titolare

Un altro aspetto importante riguarda il target di vendita. Su internet si possono vendere diverse tipologie di prodotti e di servizi. Il mercato è molto vasto. Ecco alcune scelte tipiche:

  1. vendita settoriale: per concentrarsi su uno specifico target di mercato. Ad esempio, i prodotti di abbigliamento (es. scarpe e vestiti) e dell'informatica (es. computer e accessori) sono tra i più scelti. Dovrai curare con attenzione la grafica del sito e fare delle campagne di marketing online su misura
  2. vendita generica: si può creare una piattaforma di e-commerce dove vendere diversi tipi di prodotti insieme. Ad esempio, alimentari, piccoli elettrodomestici e prodotti per la casa. Sarà importante curare la qualità della merce e rispettare le certificazioni di legge

Qualunque sia la scelta sul target di vendita, è importante non confondere l'e-commerce con l'e-marketplace. L'e-commerce è un negozio online tradizionale in cui gli utenti acquistano esclusivamente dal titolare del sito che vende i propri prodotti. L'e-marketplace, invece, è una piattaforma online dove ci sono più venditori diversi dal titolare.

2. Rispettare i requisiti per il commercio elettronico

Il titolare deve rispettare una serie di requisiti per avviare l'attività. Le caratteristiche richieste dalla legge sono le stesse di quelle previste per aprire ogni altro negozio. Ad esempio, avere compiuto 18 anni e non avere problemi con la giustizia, come condanne penali.

Per aprire l'e-commerce, il titolare deve anche rispettare alcune norme specifiche sulla vendita. Il sito o app deve contenere una serie di informazioni e dati obbligatori (es. partita IVA homepage e capitale sociale per le società). Si tratta di un adempimento necessario per garantire trasparenza ai propri utenti e per evitare sanzioni.

Inoltre, è molto importante pubblicare sull'e-commerce le condizioni generali di vendita. Si tratta di un documento che contiene le regole che si applicano agli acquisti e all'utilizzo della piattaforma da parte degli utenti. Ad esempio, questo documento contiene le garanzie sui prodotti difettosi e il diritto di annullare un acquisto e di richiedere il rimborso. Per maggiori informazioni puoi leggere la nostra guida dedicata per mettere in regola il sito web.

Per funzionare al meglio, il sito raccoglie spesso alcuni dati personali degli utenti e salva sul loro computer dei cookie per tracciare le loro abitudini di acquisto. In questi casi, è necessario creare una privacy policy (o Informativa Privacy) per specificare come vengono trattati i dati degli utenti.

Con la nostra soluzione privacy ti guideremo passo dopo passo su tutti gli adempimenti necessari. Potrai anche richiedere una nostra consulenza per l'adeguamento GDPR siti web.

3. Registrare l'e-commerce

Un negozio su internet è un'attività commerciale. Questo significa che rientra tra le attività che si occupano delle vendita di prodotti e servizi. Per quest'attività, la legge prevede l'obbligo di iscrizione in camera di commercio. È possibile iscriversi in due modi:

4. Gestire l'attività su internet

Per gestire un e-commerce è necessario prendere accordi con fornitori, collaboratori e partner. È importante sempre un contratto scritto per avere prova delle condizioni concordate (es. corrispettivi). Vediamo i principali contratti da firmare:

  1. servizi di web marketing: per affidare ad un esperto la consulenza periodica in materia di marketing digitale
  2. sviluppo sito web o app: per incaricare un informatico di creare la piattaforma di e-commerce su misura per le proprie esigenze
  3. locazione commerciale: per prendere in affitto un magazzino per la merce
  4. contratto di fornitura periodica: per richiedere forniture periodiche dei prodotti (es. forniture stagionali dei capi di abbigliamento)
  5. contratto di pubblicità: per sfruttare spazi promozionali con offerte ed eventi del proprio e-commerce

Quanto costa aprire un e-commerce

costi per aprire un e-commerce non sono fissi. Le principali variabili riguardano le caratteristiche dell'attività e le scelte prese dal titolare. Ad esempio, se è previsto il magazzino bisogna considerare i costi per la gestione della logistica e per l'acquisto o per l'affitto dei locali. Con il dropshipping, invece, non c'è un magazzino e i costi sono limitati alla gestione informatica del sito o app e all'acquisto della merce.

Inoltre, bisogna considerare anche i costi per registrare l’attività. Leggi i nostri approfondimenti per scoprire i costi di una ditta individuale e i costi di una società.

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