Come Aprire una Partita IVA: Guida a Regimi e Attività

Come Aprire una Partita IVA: Guida a Regimi e Attività

Oggi è possibile aprire una partita IVA online in pochi semplici passi. Sono previsti adempimenti e regimi fiscali diversi in base all'attività svolta, vediamo insieme tutto quello che c'è da sapere.

Cos'è la partita IVA

La partita IVA è un codice identificativo obbligatorio per svolgere qualsiasi attività abituale o periodica. È necessaria, infatti, per quasi tutte le attività di impresa e di lavoro autonomo. Ad esempio, per aprire un negozio, per fare il consulente oppure per fare il medico. Restano, invece, escluse le attività di lavoro dipendente e occasionale.

Questo codice identificativo è innanzitutto obbligatorio per le persone fisiche che svolgono un'attività, come i consulenti e gli imprenditori (es. commercianti e artigiani). Inoltre, la partita IVA è prevista anche per le società (es. SRL o SRLS) e per alcuni enti no profit come le associazioni che fanno attività commerciali. Se l'attività implica acquisti o vendite effettuate al di fuori dell'Italia, è obbligatoria l'apertura di una partita IVA comunitaria per poter operare con gli altri paesi dell'Unione Europea.

come aprire partita IVA

Come si apre la p. IVA

È possibile richiedere la partita IVA recandosi all'Agenzia delle Entrate oppure direttamente online con la procedura ComUnica. Si dovranno fornire alcuni documenti per l'apertura tra cui un modulo standard nel quale indicare:

  • il codice ATECO che identifica l'attività svolta (ad esempio, per aprire un bar il codice è I - 56.30.00)
  • il regime fiscale per il calcolo delle imposte da pagare e gli adempimenti contabili

Si tratta di aspetti molto importanti da tenere in considerazione per aprire la p. IVA correttamente. In particolare, è facile commettere errori nella procedura e fare delle scelte sbagliate. Per evitare sanzioni è utile rivolgersi ad un esperto che si occupi di tutti gli adempimenti, prendendo le decisioni più adatte per ogni attività.

Esistono due regimi fiscali applicabili a una p. IVA: il regime forfettario e quello ordinario.

Regime forfettario

Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato previsto solo per le persone fisiche (es. consulenti, commercianti, medici). Questo regime è dedicato a chi ha un fatturato annuo inferiore a €85.000 e prevede tasse ridotte e semplificazioni contabili. Ad esempio, non si applica l'IVA e non c'è l'obbligo della fattura elettronica.

Regime ordinario

Il regime ordinario, invece, si applica a chi non ha i requisiti del forfettario come le società e le persone con reddito superiore a €85.000. Questo regime prevede tasse più alte e più obblighi contabili. In particolare, si applica sia l'IVA sia la fattura elettronica. Con il regime ordinario, tuttavia, è possibile scaricare i costi dell'attività come l'affitto dei locali e i beni aziendali.

Adempimenti ulteriori per ogni attività

In base all'attività svolta variano alcuni dei passaggi burocratici per una P.IVA. Ad esempio, in alcuni casi sono previste autorizzazioni e registrazioni aggiuntive e occorre versare i contributi INPS per partita IVA. Vediamo cosa cambia da un'attività all'altra.

Per consulenti e professionisti

Tutti i lavoratori autonomi e i liberi professionisti possono iniziare a lavorare subito dopo aver aperto la partita IVA. In questo caso, infatti, non sono previsti adempimenti particolari. Questo vale, ad esempio, per i consulenti marketing, i medici e gli ingegneri.

Per iniziare a svolgere queste attività, infatti, è sufficiente la p. IVA e non ci si deve iscrivere al registro delle imprese. Per lavorare in modo continuativo, tuttavia, è richiesta l'iscrizione INPS alla Gestione separata per versare i contributi pensionistici. Inoltre, per alcuni professionisti è prevista l'iscrizione a una cassa pensionistica diversa (es. la Cassa degli Ingegneri e la Cassa degli Architetti).

Per commercianti e artigiani

Per avviare un'attività commerciale o artigianale è necessaria l'apertura di una ditta individuale. Si tratta di un adempimento ulteriore alla partita IVA previsto per tutti coloro che producono o vendono beni o servizi. Gli esempi più tipici sono i commercianti, gli idraulici e i ristoratori.

In questi casi, viene svolta un'attività di impresa individuale che prevede adempimenti specifici ulteriori. Infatti, è previsto l'obbligo di iscrizione alla CCIAA (camera di commercio), l'iscrizione al registro delle imprese e altri adempimenti in base all'attività. Ad esempio, per aprire un negozio si deve presentare anche la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività). Per avviare un ristorante si deve avere anche l'HACCP (certificato per vendere alimenti).

Anche in questo caso si dovranno versare i contributi pensionistici. Tuttavia, a differenza dei professionisti, il rapporto tra partita IVA e INPS cambia ed è prevista l’iscrizione alla Gestione commercianti e artigiani (e non alla Gestione separata INPS). Inoltre, cambia il calcolo dei contributi con un minimo annuale da versare.

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