Definizione di cosa sono i beni strumentali
Nella definizione di beni strumentali sono ricompresi tutti quei beni materiali e immateriali (es. attrezzature, impianti, marchi, brevetti) che le imprese e i professionisti utilizzano per svolgere la propria attività. Si tratta di beni che vengono utilizzati per più anni. Per questo motivo, la loro registrazione contabile è fatta seguendo il principio dell’ammortamento.
Ammortamento del costo dei beni
L’ammortamento del costo dei beni strumentali consiste nello “spalmare” su più anni (o esercizi) il costo di acquisto del bene. Ciò significa che chi acquista un bene strumentale non deduce subito l’intero costo sostenuto ma solo la quota relativa all’anno di utilizzo.
Ad esempio, se si acquista un impianto del valore di € 10.000,00, non sarà possibile dedurre l’intero importo nel primo anno ma bisognerà dividerlo per la durata dell’ammortamento (di regola, 5 anni). Di conseguenza, si potranno dedurre € 2.000,00 per ogni anno di utilizzo.
Non sono ammortizzabili, invece, i beni che non hanno un’utilità pluriennale (non strumentali) e i beni che vengono solo utilizzati e non acquistati dall’impresa o dal professionista (es. i beni in leasing, a noleggio o in affitto).
La durata dell’ammortamento dipende dalla durata di utilizzo del bene. Questo principio vale soprattutto ai fini della redazione del bilancio (ammortamento civilistico). La normativa fiscale, invece, prevede delle durate di ammortamento standard che dipendono dal settore di attività dell’azienda e dalla tipologia di bene acquistato (coefficienti di ammortamento). Solo per i beni con valore inferiore ai € 516,46 è possibile dedurre l’intero costo del bene nell’anno di acquisto (superammortamento).
Quali sono i beni strumentali e quando sono ammortizzabili
I beni strumentali possono essere suddivisi in diverse categorie a seconda delle caratteristiche del bene.
Beni mobili strumentali
La categoria più ampia è quella dei beni mobili strumentali. Vi rientrano gli autoveicoli, i veicoli commerciali e industriali (es. furgoni, camion) nonché tutte le attrezzature e gli impianti di un’impresa produttiva nonché le macchine e gli arredi dell’ufficio (es. computer, smartphone, scrivanie, armadi). L’ammortamento fiscale di questi beni avviene in pochi anni (di regola, entro i primi 10 anni di utilizzo).
Beni strumentali immobili
Un’altra categoria di beni strumentali è quella degli immobili (fabbricati strumentali). Rientrano in questa categoria i capannoni, i magazzini, gli uffici e i negozi. Si può trattare sia di immobili già realizzati che di immobili da costruire. Per questa categoria di beni, la durata dell’ammortamento è, in genere molto lunga (in alcuni casi fino a 50 anni).
Beni strumentali immateriali
Una terza categoria di beni strumentali è quella dei beni immateriali (o immobilizzazioni immateriali). Questa categoria comprende, in particolare, i marchi, i brevetti, i diritti di utilizzo delle opere dell’ingegno come i software e gli altri diritti di proprietà intellettuale. Per questi beni, la durata dell’ammortamento dipende dalla velocità con cui il bene perde di valore (es. l’obsolescenza di un software) oppure dalla durata del diritto (es. durata della licenza, durata del brevetto).
Chi può ammortizzare i beni
L’ammortamento dei beni strumentali può essere fatto dalle imprese (es. società, imprese individuali) e dai professionisti. Queste categorie possono dedurre il costo dei beni acquistati sulla base dei coefficienti di ammortamento previsti dal ministero. In questo modo, il reddito imponibile ai fini del calcolo delle imposte viene ridotto dell’importo delle quote di ammortamento.
Ad esempio, un’impresa ha un reddito imponibile di € 10.000 e acquista un macchinario del valore di € 5.000, ammortizzabile in 5 anni (€ 1.000 all’anno). Quest’anno l’impresa può dedurre dal proprio reddito la quota di ammortamento di € 1.000. Di conseguenza, l’importo su cui dovrà pagare le imposte (reddito imponibile) si riduce a € 9.000.
L’utilizzo dei beni strumentali e l’ammortamento seguono delle regole diverse se l’impresa o il professionista applicano regimi fiscali speciali o di vantaggio, come il regime forfettario o il regime dei minimi.
Beni strumentali e regime forfettario
Nel regime forfettario, non è previsto l’ammortamento dei beni e il loro costo è dedotto dal reddito in modo diverso. In questo particolare regime fiscale, infatti, i costi sostenuti dall’impresa o dal professionista sono “forfetizzati”. Non vi è quindi una deduzione esatta dei costi sostenuti, compresi quelli relativi agli ammortamenti. Il calcolo dei costi forfait avviene in percentuale sul fatturato, in base al tipo di attività svolta.
Ad esempio, un commerciante al dettaglio in regime forfettario può considerare il 60% del proprio fatturato come costo (sia che abbia acquistato beni strumentali sia che non l’abbia fatto).
Beni strumentali nel regime dei minimi
L’ammortamento dei beni strumentali è possibile, invece, nel regime dei minimi, secondo i normali coefficienti ministeriali. Tuttavia, in questo particolare regime fiscale, l’imprenditore e il professionista non possono possedere beni strumentali al di sopra di una determinata soglia di valore (attualmente fissato a € 20.000), pena la decadenza dal regime fiscale di vantaggio.
Agevolazioni e incentivi all’acquisto dei beni
La legge prevede alcuni incentivi e agevolazioni per alcune categorie di beni strumentali, al fine di incentivarne l’acquisto. Un esempio è l’agevolazione prevista dal Piano nazionale Industria 4.0 che riguarda i beni materiali e immateriali connessi alla trasformazione tecnologica e digitale (es. macchinari avanzati, robot, software). Per queste tipologie di beni è prevista una durata di ammortamento ridotta (iperammortamento).
Un esempio di incentivo per l’acquisto di beni strumentali è quello previsto dalla nuova legge Sabatini che permette alle PMI di accedere più facilmente ai finanziamenti. In particolare, le imprese possono richiedere allo stato un contributo sugli interessi dei finanziamenti relativi all’acquisto di beni strumentali.
Il servizio di LexDo.it
Con LexDo.it è possibile avviare la propria attività di impresa o professionale e incominciare subito a dedurre i costi relativi all’acquisto di beni. In particolare, è possibile:
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Inoltre, su LexDo.it è possibile creare contratti su misura in pochi minuti e richiedere consulenze ad avvocati esperti su qualsiasi tema. Alcuni dei documenti disponibili per gestire beni strumentali sono:
- Contratto di Compravendita di Beni Mobili: per regolare l’acquisto o la vendita di beni mobili non registrati come impianti, macchinari, computer, arredamento, ecc.
- Noleggio di Beni Mobili: per noleggiare qualsiasi bene mobile e disciplinare gli eventuali servizi accessori (es. manutenzione, assistenza)
- Contratto di Comodato di Bene Mobile: per regolare la concessione in uso gratuita di un bene mobile strumentale
- Contratto di Cessione di Proprietà Intellettuale: per cedere i diritti di utilizzo di un marchio, un brevetto o di sfruttamento economico di un bene immateriale strumentale
- Licenza d’uso: per concedere in uso un marchio, un brevetto o una proprietà intellettuale, senza cederne la titolarità
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