Nella stipula di un contratto di riservatezza è fondamentale indicare lo scopo esatto per il quale le informazioni confidenziali vengono condivise tra le parti. Infatti, è necessario tenere conto di alcuni aspetti fondamentali:
- Chi riceve le informazioni confidenziali le potrà usare solo per lo scopo indicato nell'accordo. Qualsiasi uso diverso sarà proibito a meno di autorizzazione scritta.
Esempio: se lo scopo dell'accordo è quello di permettere a degli ingegneri di "eseguire delle verifiche tecniche su un nuovo impianto", qualsiasi informazione scambiata (es. schemi del nuovo macchinario) potrà essere usata solo per questo fine e se gli ingegneri dovessero utilizzare gli schemi riservati per progettare in futuro un loro macchinario, violerebbero il patto di riservatezza.
- Lo scopo dovrà essere specifico, ma sufficientemente ampio in modo da coprire interamente il rapporto tra le parti.
Esempio: se inserisco come scopo dell'accordo "collaborare ad un progetto", l'accordo potrebbe essere utilizzato in molteplici situazioni diverse senza alcuna limitazione. Per questa ragione è sempre meglio inserire uno scopo più preciso come: "collaborare al progetto GAMMA per la realizzazione della campagna di lancio del prodotto X".
- Lo scopo può essere ampliato - ma non limitato - successivamente con un nuovo accordo.
Esempio: se sto iniziando a lavorare con un nuovo collaboratore, è meglio firmare un primo accordo di riservatezza con scopo limitato a quanto strettamente necessario per l'esecuzione delle prime fasi del progetto; e successivamente, se occorre, estendere lo scopo dell'accordo in modo che copra sempre più aspetti man mano che la collaborazione si consolida.