La crisi blocca le pretese del fisco

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Sono sempre più numerose le pronunce della giurisprudenza che bloccano le sentenze tributarie in appello facendo leva sulla crisi.

La crisi blocca le pretese del fisco

L’oggettiva comprovata situazione di difficoltà economica pesa sul rischio di fallimento del contribuente che attende il verdetto definitivo della Cassazione.

Se i giudizi tributari di merito si caratterizzano per una certa celerità, lo stesso non può dirsi per i giudizi di legittimità la cui durata media è di circa 34 mesi. In pratica il contribuente è senza tutela in attesa del giudizio in Cassazione e nel frattempo è esposto all’esecuzione dell’agente della riscossione.

Ma ora è arrivato uno spiraglio dalla Cassazione che consente di chiedere ed ottenere la sospensiva in appello.

Il contribuente può presentare un’istanza in Commissione Tributaria Regionale per congelare gli effetti della pronuncia. Ciò in quanto la sentenza d’appello costituisce titolo esecutivo per la riscossione del 100% delle imposte e delle sanzioni che, in materia tributaria sono quasi sempre tanto quanto le imposte, anche in pendenza del ricorso in Cassazione.

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