Come abbiamo già anticipato in un precedente articolo, quando ci si accorda per un prestito tra familiari, conviventi, amici o tra persone fisiche in genere è opportuno che le parti sottoscrivano un contratto contratto di prestito tra familiari.
Vediamo come vengono disciplinati i prestiti dal punto di vista fiscale.
Interessi
Il privato che presta denaro e percepisce un interesse acquisisce un reddito di capitale e per tale motivo il provento dovrà essere inserito nella dichiarazione dei redditi (Modello UNICO, Persone fisiche – Quadro RL 2).
Imposte
Se il contratto viene registrato, vengono applicate le imposte indirette, e precisamente:
- l’imposta di bollo pari a € 16,00 ogni quattro facciate del contratto di prestito;
- l’imposta di registro pari al 3% del capitale erogato.
Inoltre, se il contratto di prestito tra familiari prevede delle garanzie, si deve aggiungere l’imposta di registro:
- se chi percepisce il denaro offre in garanzia una fidejussione, si applica lo 0,50% dell’importo garantito;
- in caso di iscrizione di ipoteca su un immobile di proprietà, l’imposta di registro è pari al 2% della garanzia concessa.
La domanda sorge spontanea. Ma la registrazione del contratto è obbligatoria?
Per rispondere a questa domanda, si deve avere riguardo alla forma del contratto: se redatto “per corrispondenza” oppure se redatto in forma di scrittura privata o contratto.
Con l’espressione “per corrispondenza”, si intende un atto scritto in forma epistolare (mittente, destinatario, data, testo e firma del solo mittente non anche quella del destinatario). Tali atti si perfezionano solo se chi riceve l’atto firmato dal mittente poi lo ricopia in altro foglio, lo firma e lo rispedisce al mittente stesso. In questo modo si formalizza l’accettazione della proposta del mittente.
In tale ipotesi, la registrazione non è obbligatoria. Diverrà obbligatoria solamente in caso d’uso (ad esempio, in caso lo si debba utilizzare in una causa avanti l’autorità giudiziaria) [1].
Invece, nel caso in cui l’atto venga formalizzato per mezzo di “scrittura privata” (classico contratto che riporti i dati delle parti, il testo, la data e la firma dei contraenti), la registrazione è obbligatoria e si devono applicare le imposte indirette sopra specificate.
Pertanto fate attenzione agli interessi, alla forma e all’imposta di registro che va pagata qualora l’atto non venga redatto per corrispondenza.
Leggi anche “Il prestito tra familiari: attenzione al redditometro” e “Scrittura privata di prestito di denaro“
[1] art. 1 tariffa parte II allegata al DPR 131/86
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