La legge di bilancio 2019 (legge 145/2018 art. 59) ha introdotto la possibilità per i proprietari o titolari di un diritto reale di godimento (es. usufrutto) di optare per il regime della cedolare secca per i redditi da locazione commerciale. Tale regime, tuttavia, è stato abrogato dalla legge di bilancio del 2020. Pertanto, la cedolare secca non potrà più essere applicata per le locazioni stipulate dal 2020 in poi.
La cedolare secca è un regime facoltativo che permette di applicare un’imposta sostitutiva dell’Irpef (la cui aliquota minima è del 23%) pari al 21% sul canone di locazione annuo. La cedolare secca per locazioni commerciali può essere scelta solo per i contratti di locazione stipulati nel 2019 e per le sue proroghe (6+6 o 9+9).
Possono essere assoggettati alla cedolare secca SOLO i canoni di locazione derivanti dagli immobili commerciali classificati nella categoria catastale C/1 (negozi e botteghe) con una superficie fino a 600 metri quadrati, escluse le pertinenze.
Tale regime non è applicabile ai contratti stipulati nell’anno 2019, qualora alla data del 15 ottobre 2018 risulti in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale.