Cosa succede se l'inquilino rinuncia all'acquisto alla scadenza del contratto di Affitto con riscatto?

Se alla scadenza del contratto di affitto con riscatto l'inquilino rinuncia all'acquisto dell'immobile, deve liberarlo e restituirlo immediatamente al proprietario.

Ai sensi dell'art. 23, comma 1- bis, del D.L. n. 123/2014 (c.d. Sblocca Italia), le parti devono definire contrattualmente quale percentuale dell'acconto sul prezzo della futura vendita il proprietario dovrà restituire in caso di mancato acquisto dell'immobile.

Infatti, nel contratto di Affitto con riscatto, il canone è composto:

• in parte, dal corrispettivo percepito dal proprietario per l'utilizzo che l'inquilino fa dell'immobile
• in parte, dall'acconto sul prezzo della futura vendita.

Nell'ipotesi di mancato acquisto da parte dell'inquilino, il proprietario tratterrà sempre la parte di canone prevista a titolo di locazione. Invece, quella prevista come acconto sul prezzo dell'eventuale acquisto, dovrà essere restituita secondo la percentuale indicata nel contratto che potrà anche essere pari a 0%.

Esempio:

Marco paga un canone mensile complessivo di € 1000, di cui:

• € 800 a titolo di corrispettivo per la locazione
• € 200 a titolo di acconto sul prezzo di vendita
• 50%: è la percentuale dell'acconto sul prezzo che il proprietario dell'immobile e Marco hanno previsto che dovrà essere restituita in caso di mancato acquisto.

Dopo un anno di affitto, Marco decide di non acquistare la casa che ha in affitto perché non ha ottenuto dalla banca il mutuo su cui contava per acquistarla. In questo caso, il proprietario tratterrà gli 800 € mensili che Marco ha versato per l'affitto; mentre restituirà soltanto in parte l'acconto sul prezzo. Marco riceverà soltanto il 50% di € 200 (€ 100), moltiplicato per 12 mesi: € 1200.