Informazioni su questo modello legale

3-8-2023

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Cos’è il Work for Equity per Startup Innovative, SRL e SPA

Il Work for Equity per Startup Innovative, SRL e SPA è uno strumento di remunerazione e incentivazione per dipendenti, amministratori e collaboratori esterni di un'impresa. Si tratta di un piano di incentivazione che consente di ricompensare il lavoro svolto con quote o azioni della società.

Con il piano di work for equity una società può pagare una parte del compenso con l'assegnazione di quote (o azioni) della società. In questo modo, l'impresa riduce il carico finanziario per ottenere le professionalità necessarie per la propria attività. Inoltre, il piano di incentivazione favorisce un maggior impegno lavorativo dei fornitori di servizi e l'allineamento dei loro interessi con quello dei soci. Il fornitore, infatti, sarà interessato a far crescere la società e, conseguentemente, il valore delle quote detenute.

Le quote (o azioni) possono essere assegnate immediatamente o gradualmente, condizionando l'assegnazione al mantenimento del rapporto con la società per un determinato periodo di tempo, in inglese vesting. Questo permette di fidelizzare e motivare i collaboratori dell'impresa. In particolare, i beneficiari devono lavorare con la società per un certo periodo di tempo per ottenere l'assegnazione delle quote promesse.

Non esiste un vero e proprio contratto di work for equity. Una società può scegliere di pagare con quote qualsiasi lavoratore o collaboratore indicandolo, in genere, nel contratto con cui regola il rapporto di lavoro. Il piano deve però essere implementato a livello societario, ottenendo l'approvazione di tutti i soci e attuando una serie di adempimenti necessari. Solo una volta che questi passaggi sono stati completati potranno essere validamente assegnate le quote ai singoli beneficiari.

Quando si usa un piano di work for equity

Il piano di work for equity può essere usato sia da SpA sia da Srl, purché le Srl siano PMI o startup innovative. Non è possibile, invece, utilizzare questo strumento per le Srl semplificate (o Srls).

Il piano di work for equity è pensato soprattutto per startup e PMI innovative. In questo caso, infatti, per quando riguarda la tassazione del work for equity si applica un regime fiscale e contributivo di favore. In particolare, per le startup, il reddito derivante dall'assegnazione di azioni, quote o di altri strumenti finanziari partecipativi non è imponibile ai fini fiscali e contributivi. Si applica invece il regime ordinario nel caso in cui vengano distribuiti i dividendi o in caso di vendita dello strumento.

I beneficiari del piano di work for equity sono principalmente i collaboratori esterni della società (es. prestatori d'opera, professionisti, consulenti con partita IVA), i dipendenti e gli amministratori. I beneficiari possono essere quindi solo persone fisiche. Ad esempio, i primi fornitori di una startup o il consulente che redige il business plan sono i soggetti tipici che accettano di essere pagati con quote della nuova società piuttosto che con l'ordinario compenso in denaro.

Come funzionano piano, delibere, assegnazione e vesting

Per attuare un piano di incentivazione di work for equity è necessario che l'assemblea dei soci (o azionisti) approvi il piano e proceda alle delibere societarie conseguenti. Per farlo, è necessario rivolgersi ad un notaio. Attraverso il nostro servizio, ti guideremo in tutti gli adempimenti necessari.

Anzitutto, la società deve creare un pool di azioni o quote da destinare al piano. Per fare ciò, la società deve avere riserve disponibili iscritte a bilancio per un valore pari alla quota di capitale sociale da destinare al work for equity. Se non ci sono riserve disponibili o quelle esistenti non sono sufficienti, i soci possono fare un versamento in conto capitale per lo stesso importo.

Il passo successivo è l'assegnazione delle quote ai beneficiari con una lettera di assegnazione. Con questa lettera la società comunica a ciascun beneficiario le caratteristiche del piano e le condizioni per il trasferimento della quota. L'assegnazione delle quote può essere immediata o differita. In quest'ultimo caso, il beneficiario matura gradualmente il diritto al trasferimento durante un periodo di tempo chiamato vesting.

La società determina individualmente la durata del vesting con i beneficiari. In caso di cessazione del rapporto prima della scadenza del vesting, il beneficiario ha diritto solo a una parte della quota, che dipende dalla durata del rapporto e si calcola con la seguente formula: (quota offerta / periodo di maturazione in mesi) * mesi di durata del rapporto.

Inoltre, se viene previsto il vesting, è possibile prevedere anche un periodo minimo di durata del rapporto (o cliff). In questo modo, se il rapporto si interrompe prima del cliff, il beneficiario perderà del tutto il diritto alla quota.

Ad esempio, la società può prevedere un periodo vesting di 20 mesi per l'assegnazione del 2% delle quote ad un collaboratore. Se il collaboratore interrompe il rapporto dopo 10 mesi, ha diritto solo a una parte della quota, in proporzione al periodo trascorso. In questo caso, la quota sarebbe pari all'1%. Se si prevede un cliff di 12 mesi, invece, il collaboratore non ha diritto a nessuna quota.

Cosa contiene il modello di regolamento di work for equity

Il nostro piano di work for equity soddisfa tutti i requisiti legali. Le principali clausole riguardano:

  • Beneficiari del piano: per identificare le categorie di destinatari del piano di incentivazione tra dipendenti, amministratori e collaboratori della società
  • Vesting: per trasferire la quota al beneficiario solo dopo determinato periodo di tempo
  • Bad leaver: per prevedere che il beneficiario perda il diritto all’assegnazione della quota in caso di cessazione del rapporto per gravi motivi
  • Limiti al trasferimento: per vietare al beneficiario di trasferire la quota assegnata per un determinato periodo di tempo
  • Spese: per scegliere chi pagherà le spese e i costi relativi al trasferimento della quota
  • Dati della società: la denominazione sociale contenente il nome della società, la sede sociale, i dettagli sugli organi societari, etc.
  • Quota destinata al work for equity: per specificare la percentuale di capitale sociale da destinare al work for equity

Una volta scaricato il tuo documento ti guideremo passo dopo passo per completare tutti gli adempimenti successivi necessari.

Informazioni necessarie

Per completare il documento sono necessari tutti i dati delle parti. Se non sai dove trovare queste informazioni ti aiuteremo durante l'intervista guidata.

Ricorda che la nostra intervista non genera un semplice fac-simile di work for equity per startup innovative, SRL e SPA. Sulla base delle tue risposte il sistema elabora automaticamente un modello di contratto personalizzato per le tue esigenze esatte garantendone la correttezza legale.

Il documento può essere modificato in ogni sua parte senza limiti di tempo. Non preoccuparti quindi se non hai a disposizione tutte le informazioni durante l’intervista, potrai sempre inserirle in un secondo momento.

Altri nomi

  • Piano di incentivazione dipendenti
  • Contratto work for equity o modello contratto work for equity
  • Piano di incentivazione in equity
  • Piano di incentivazione a lungo termine
  • Piano di incentivazione azionaria
  • Piano di incentivazione variabile

Cosa offre LexDo.it per realizzare un piano di Work for Equity

Creare questo documento è solo il primo passo per realizzare un piano di Work for Equity. Serve seguire una serie di passaggi, alcuni dei quali richiedono l'approvazione del piano da parte dei soci e la stipula di un atto dal notaio.

LexDo.it offre una soluzione completa per il Work for Equity che prevede il supporto di un avvocato e di un notaio esperto per realizzare il tuo piano di incentivazione.

Gli utenti iscritti ai nostri piani completi possono richiedere il servizio di Work for Equity che al costo di € 1.200, oltre IVA e imposte, include:

  • Piano di incentivazione con l’indicazione dei beneficiari e dei dettagli su quote assegnate, limiti, eventuale periodo di vesting, bad leaver, etc.
  • Consulenza con un avvocato esperto per verificare i documenti creati e il possesso dei requisiti
  • Appuntamento dal notaio per la stipula degli atti necessari