È possibile effettuare una ricerca autonoma per mezzo di banche dati a pagamento o pubbliche, come ad esempio quella dell’EUIPO (European Union Intellectual Property Office) o del WIPO/OMPI (World Intellectual Property Organization/Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale). Tuttavia è fortemente consigliabile affidarsi ad esperti del settore per non rischiare di incorrere in contestazioni future a causa di una ricerca imprecisa ed incompleta.
Le singole banche dati, infatti, presentano dati limitati ai soli uffici a cui si riferiscono ed è importante attuare un controllo di tutte le banche dati, non soltanto a livello nazionale, ma anche europeo ed internazionale per avere un controllo totale dei marchi precedentemente registrati. Per esempio, nel caso in cui si voglia verificare la presenza di marchi depositati o registrati sul territorio italiano, non sarà sufficiente consultare la banca dati dell’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi), ma sarà necessario verificare anche che non sussistano marchi registrati all’estero (marchi comunitari o internazionali) che abbiano esteso il proprio diritto anche in Italia.
Inoltre l’intervento di un esperto nel settore della proprietà industriale (con accesso a tutte le banche dati a pagamento) è fondamentale nell’analisi caso per caso dei marchi simili che emergeranno durante la ricerca. La regolamentazione in tema di marchi infatti è estremamente severa ed è facile incorrere in situazioni in cui solamente un legale ha le conoscenze per potere distinguere casi di ambiguità o meno e valutare le probabilità di successo in fase di registrazione.