Con i controlli sui conti in banca e l’introduzione del redditometro, l’Agenzia delle Entrate può contestarvi le somme di denaro ricevute in prestito in entrata sul vostro conto bancario. Se tali somme non hanno un giustificativo dimostrabile con una scrittura privata di prestito di denaro, sono considerate come “ricavi in nero”, oppure può contestarvi una spesa che sulla base della vostra dichiarazione dei redditi non potevate sostenere, con conseguente applicazione di sanzioni molto elevate (vedi anche “Prestito tra familiari: attenzione al Redditometro” e “Contratto di prestito tra familiari“).
Pertanto, se vi fate prestare del denaro da un vostro familiare o da un amico, non dimenticate di sottoscrivere una scrittura privata di prestito di denaro indicando: nomi, data, luogo di nascita e residenza dei contraenti, somma prestata, tempi di restituzione, motivo del prestito, eventuali interessi da applicare (il prestito può essere fruttifero o infruttifero), eventuali clausole che prevedono l’interesse di mora da versare nel caso di ritardo nel pagamento di una rata, ecc..
Perché la scrittura privata di prestito di denaro acquisti efficacia di prova legale e faccia piena prova in un eventuale giudizio (per esempio avanti una Commissione Tributaria) va apposta su di essa la “data certa” o va autenticata da un pubblico ufficiale (notaio o funzionario pubblico delegato).
La data certa della scrittura privata serve a rendere opponibile nei confronti dei terzi un atto.
Se la scrittura privata non è autenticata, perché si abbia data certa è necessario che l’atto abbia determinati requisiti che escludano ogni dubbio sul momento della formazione del documento e si ottiene mediante:
- registrazione presso l`Agenzia delle Entrate;
- richiesta del servizio di “data certa” presso un ufficio postale (servizio disciplinato dalla disposizione di servizio n. 93 del 6 settembre 2007);
- invio della scrittura privata con raccomandata a.r. senza busta in modo che il timbro venga apposto direttamente sulla scrittura privata.
Leggi anche “Contratto di prestito tra familiari o amici” e “Il prestito tra familiari: attenzione al redditometro“
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Se manca la data certa, anche in presenza di una data scritta a mano, come si puo’ annullare la scrittura come prova legale?
Non è nulla la scrittura senza data certa.
La data certa fornisce la certezza giuridicamente rilevante della data nel quale il documento è stato formato, o quanto meno il giorno nel quale poteva dirsi già esistente.
Senza la data certa non si può garantire la validità della formazione del documento in un certo arco temporale o, quanto meno, della sua esistenza anteriore a un dato evento.
Ciò è previsto dall’art. 2704 del codice civile.
Buongiorno, nel caso in cui, in una scrittura privata vi fosse scritto che una certa somma di denaro deve essere restituita entro un tot di anni, l’assenza della ”data certa” andrebbe a discapito di chi deve ricevere il denaro o di chi lo deve restituire?
La data certa citata nell’articolo non si riferisce alla data di restituzione del prestito, ma alla data di formazione del contratto di prestito (la sua sottoscrizione), la quale serve esclusivamente affinché il contratto di prestito acquisti efficacia di prova legale e faccia piena prova in un eventuale giudizio. Pertanto la sua mancanza non influisce sui contraenti.
quindi mi pare di capire che gli accordi tra le due parti rimarrebbero tali, però nel caso dovesse servire come prova legale non avrebbe efficacia. a questo punto la parte che deve avere indietro la somma prestata, senza la data certa, può legalmente rivalersi sull’altra parte?
grazie anticipatamente
Il contratto sottoscritto costituisce sempre una prova della volontà delle parti anche se non è munito di data certa.
La data certa consiste nella prova della formazione di un documento in un determinato arco temporale o nella prova della sua esistenza anteriormente ad uno specifico evento o una specifica data.
L’argomento si collega alla disciplina civilistica in materia di prove documentali e, in particolare, a quanto previsto dagli artt. 2703 e 2704 c.c., dai quali si desumono gli strumenti utilizzabili per l’attribuzione di una data certa ai documenti.
Scusatemi, io avrei un problema,spero che mi potete dare un aiuto,mio padre che è deceduto nel 2015,ora e uscita una lettera di debito,con una data di scadenza del 2010 del debito in questione,ora la persona in questione vorrebbe da me questi ipotetici soldi,ricordo che ho già disconosciuto la firma è il debito tramite il mio legale ,io vorrei sapere fare se mi tocca dargli questi fantomatici soldi????
Lei ha accettato l’eredità? Se non l’ha accettata nulla deve
In ogni caso sarà il presunto creditore che dovrà provare il credito
La scrittura privata se viene fatta davanti ad un notaio che autentica le firme e anche le date va bene?
In questo caso è necessario registrarlo alla Agenzia delle entrate, andare in posta per la data certa e inviare la raccomandata?
Salve io vorrei sapere se e possibile ottenere un prestito da un privato straniero in questo caso francese con un contratto sstipulato secondo la legge a punto francese scritto in italiano da un notaio francese ? Vi chiedo di rispondere al piu presto grazie e urgente
Ci dispiace ma non scriviamo contratti in francese
Buongiorno ho prestato una considerevole cifra in mutuo ad un parente.
Ho indicato il tempo per la restituzione (dieci anni), e gli interessi legali.
La data è stata apposta nel 2007 a mano, senza fare racc. a/r, o timbro alla posta.
Ci sono le firme e gli estremi dei documenti di identita’.
I dieci anni sono quasi passati (scadono nel 2017) ed è stato rimborsato solo la meta’ del capitale e per il momento nessun interesse a tasso legale (ho rilasciato fotocopia dei vari assegni avuti con la mia firma per ricevuta).
Alla scadenza dei dieci anni non credo che riuscira’ a restituire tutto.
Cosa dovro’ fare?
Un nuovo documento oppure alla scadenza dei dieci anni aspettare ancora?
Le consiglio di rinegoziare la parte di mutuo ancora da pagare, sottoscrivendo un nuovo contratto con nuove scadenze.
Buongiorno potreste dare delucidazioni sui costi di registrazione all’agenzia delle Entrate?
Grazie
Francesco