Prestito di denaro: cosa fare se non è stata firmata la scrittura privata

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Se non è stata stipulata la scrittura privata di prestito di denaro, per giustificare all’Agenzia delle Entrate il denaro ricevuto si può ricorrere al riconoscimento di debito. prestito di denaro

 

Per evitare conseguenze dannose con il fisco, il prestito di denaro tra familiari, tra amici o tra colleghi deve essere sempre giustificato da un contratto o scrittura privata, come più volte spiegato nei seguenti articoli:

Prestito di denaro tra privati

Scrittura privata di prestito di denaro

Contratto di prestito tra familiari o amici

Prestito tra familiari: attenzione al redditometro.

Il problema nasce dal fatto che sia l’entrata sia l’uscita di una somma di denaro dal conto corrente se non è giustificata dal reddito denunciato può far scattare un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Il fisco non solo ha accesso ai nostri conti correnti ma ha strumenti come il redditometro, lo spesometro, Serpico, che consentono di verificare quanto dichiariamo, quanto spendiamo e quanto investiamo.

Se c’è una sproporzione tra quanto si dichiara e quanto si spende, scatta il controllo.

Per tale motivo, in caso di accertamento, la firma di una scrittura di prestito da esibire al fisco che provi da dove derivano i soldi e la causale, mette al riparo da sanzioni pesantissime.

Se non è stato firmato a suo tempo un contratto di prestito e l’Agenzia delle Entrate vi contesta qualcosa, si può utilizzare il riconoscimento di debito.

Il riconoscimento di debito (chiamato tecnicamente “ricognizione di debito” art. 1988 c.c.) consiste in una dichiarazione con la quale un soggetto afferma di essere debitore di un altro soggetto. Per maggiori informazioni potete leggere il seguente articolo.

In caso di accertamento, tale dichiarazione potrà essere esibita per dimostrare che la somma di denaro non è imputabile a un reddito non dichiarato né ad evasione fiscale.

Evitare di produrre in giudizio il riconoscimento di debito nel caso in cui il creditore non sia in grado di giustificare tale prestito con i propri redditi e se il prestito del denaro abbia violato la normativa antiriciclaggio (che prevede che la consegna del denaro contante non sia superiore a 2.999; se superiore ai € 3.000 dovrà avvenire necessariamente tramite bonifico bancario, o l’assegno non trasferibile).

 

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