Patent Box: agevolazione fiscale per beni immateriali

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Il Patent Box è un regime di tassazione agevolata per i redditi di impresa. In particolare, l'agevolazione può essere applicata ad alcuni beni immateriali (es. brevetti, know how, etc.). Vediamo cos'è, come funziona e i limiti di applicabilità, come ad es. il patent box nel marchio.

Patent Box: agevolazione fiscale per beni immateriali

Cos’è il Patent Box

Il Patent Box è un regime fiscale agevolato opzionale. L’agevolazione si applica ai redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali quali software, brevetti industriali, disegni, modelli e know-how. Ad esempio, verrà agevolata la tassazione del reddito del titolare di un brevetto che lo concede in licenza a terzi.

Tale regime ha l’obiettivo di rendere il mercato italiano più attrattivo per gli investimenti. Infatti, chi vuole usufruire delle agevolazioni del Patent Box deve investire nelle attività di ricerca e sviluppo. Tale requisito, favorisce lo sfruttamento in Italia dei beni immateriali, anche di quelli posseduti all’estero.

Le agevolazioni sono state introdotte dalla Legge di Stabilità del 2015 e poi modificate nel 2016 e 2017 (es. le limitazioni sul marchio del patent box 2016).

Come funziona il regime agevolato

L’agevolazione consiste nella detassazione del 50% del reddito derivante dallo sfruttamento dei beni immateriali. Il Patent Box ha una durata di 5 anni. È rinnovabile ed è irrevocabile una volta richiesto.

Possono essere detassati solo i redditi derivanti dall’utilizzo dei seguenti beni immateriali: 

  • software protetto da copyright
  • brevetti industriali 
  • disegni e modelli giuridicamente tutelabili
  • know-how (processi, formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili)
  • marchi d’impresa registrati o in corso di registrazione fino all’anno 2016
  • due o più beni immateriali per cui la realizzazione è subordinata all’uso congiunto (vincolo di complementarietà)

Inoltre, la detassazione si applica anche alla plusvalenza derivante dalla cessione dei beni immateriali. Ad esempio, la vendita di un software a € 3000, il cui prezzo di acquisto originario era di € 1000, ha una plusvalenza di € 2000. In questo caso, la detassazione di applica all’aumento di valore. Tuttavia, presupposto dell’agevolazione è che il 90% del prezzo della cessione venga usato per lo sviluppo di altri beni, nei due anni successivi (esercizio fiscale).

Chi può adottare il Patent box

Il regime agevolato può essere adottato sia da persone fisiche sia da persone giuridiche che rientrano in uno dei seguenti casi:

  • titolari di reddito di impresa con residenza o sede in Italia (persone fisiche che abbiano un’impresa commerciale e società di persone, escluse le società semplici)
  • società ed enti di ogni tipo anche non residenti in Italia. In caso di paese straniero, n vigore un accordo per evitare la doppia imposizione fiscale
  • titolari di un diritto di sfruttamento economico di un bene immateriale (es. diritto d’uso dei beni immateriali)
  • svolgano attività destinata alla produzione, sviluppo, mantenimento e alla crescita del valore dei beni immateriali.

Inoltre, tutti questi soggetti devono svolgere attività di ricerca e sviluppo di beni immateriali. L’attività può avvenire sia all’interno dell’impresa sia mediante contratti di ricerca stipulati con università o enti di ricerca. 

Casi di esclusione

Il Patent Box non può essere adottato da:

  • lavoratori autonomi
  • soggetti che applicano un regime fiscale forfettario (soggetti con reddito fino a € 65 mila)
  • società semplici
  • società in amministrazione straordinaria, società in liquidazione e fallite.

Patent box marchi

Inizialmente, il Patent Box prevedeva agevolazioni anche per i marchi. Tuttavia, il Decreto ministeriale del 28.11.2017 ha escluso i marchi dal campo di applicazione dell’agevolazione fiscale a partire dal 1° gennaio 2017.

Infatti, tutti i soggetti che scelgono l’opzione del Patent Box dopo il 31 dicembre 2016 non possono più richiedere agevolazioni per i marchi d’impresa. Invece, chi ha scelto il regime negli anni precedenti al 2016, può avvalersi del regime agevolato per 5 periodi d’imposta fino al 30 giugno 2021, senza possibilità di rinnovo.

Le limitazioni sul marchio sono state introdotte per allineare la normativa italiana alle linee guida Ocse.

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