Novità per il lavoro autonomo, scopri il Jobs Act Autonomi

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È stato da poco approvato il Jobs Act Autonomi che prevede novità per il lavoro autonomo, come maggiori garanzie nella gestione dei contratti e più tutele previdenziali in caso di malattia, infortunio e maternità.

Novità per il lavoro autonomo, scopri il Jobs Act Autonomi

Le norme contenute nella legge n. 81 del 22 maggio 2017 (Jobs Act Autonomi) si applicano ai lavoratori autonomi, ai lavoratori parasubordinati ed alle collaborazioni occasionali. Sono esclusi gli imprenditori ed i piccoli imprenditori.

Queste le novità per il lavoro autonomo:

Vietato al committente di modificare le clausole unilateralmente

  • Sono nulle le clausole inserite negli incarichi professionali (ad esempio nei contratti d’opera, di consulenza etc.) che danno la facoltà al committente di modificare unilateralmente le clausole del contratto.

Vietato al committente il recesso senza preavviso

  • Il committente non potrà più sciogliere il contratto senza dare un congruo preavviso al professionista.

Vietato al committente il rifiuto di stipulare il contratto per iscritto

  • È considerato un abuso il rifiuto del committente di stipulare il contratto per iscritto e spetta al lavoratore autonomo il risarcimento dei danni.

Tutela dei pagamenti

  • Sono considerate nulle le clausole che prevedono termini di pagamento superiori a 60 giorni dalla data di ricevimento della fattura o dalla richiesta di pagamento.
  • Se il contratto non prevede una scadenza di pagamento, il compenso dovrà essere versato entro 30 giorni dall’invio della fattura.
  • Si potranno inoltre detrarre le spese di viaggio, vitto e alloggio sostenute dal lavoratore autonomo.

Invenzioni del lavoratore

  • I diritti di utilizzazione economica relativi ad apporti originali e a invenzioni realizzate durante l’esecuzione del contratto spettano al lavoratore a meno che l’attività inventiva sia prevista come oggetto del contratto e a tal fine compensata.

Formazione e assicurazione deducibile

Si potranno dedurre:

  • le spese di formazione e di aggiornamento professionale (master, corsi di formazione, partecipazione a congressi e a convegni, etc.) entro il limite dei 10 mila euro annui;
  • le spese per “servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all’auto-imprenditorialità” fino a 5 mila euro annui;
  • i costi per assicurarsi contro il mancato pagamento delle attività.

Tutele per la maternità

  • Le lavoratrici autonome iscritte alla gestione separata dell’INPS avranno diritto a un congedo da 3 a 6 mesi durante i quali potrà essere sostituita nel proprio lavoro da chi abbia le stesse competenze professionali.
  • Le lavoratrici avranno diritto all’indennità di maternità pur continuando a lavorare e viene eliminata quindi l’astensione obbligatoria dal lavoro.

Indennità di disoccupazione Dis-Coll

  • Diventa strutturale la cosiddetta “Dis-Coll”, l’indennità di disoccupazione che ricevono i collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, iscritti alla gestione separata introdotta nel 2015 e anche gli assegnisti e dottorandi di ricerca che hanno perso il posto di lavoro dal 1° gennaio 2015.
  • Dal 1° luglio 2017 questi lavoratori per avere l’indennità dovranno versare lo 0,51% in più di contributi.

Centri per l’impiego

Verrà istituito uno sportello dedicato al lavoro autonomo per aiutare i professionisti a trovare un impiego.

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