Differenza tra agente e procacciatore: come scegliere il contratto adeguato

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La differenza tra agente e procacciatore può non essere chiara poiché si tratta di due figure professionali affini. Entrambi promuovono la conclusione di affari per conto di un imprenditore ma presentano rilevanti differenze e sono quindi regolate da due contratti diversi.

Differenza tra agente e procacciatore: come scegliere il contratto adeguato

Spesso si utilizza il contratto di procacciamento per regolare un rapporto di agenzia in quanto è un contratto più semplice, snello e soprattutto meno oneroso. Tuttavia questo contratto può essere usato solo per casi specifici. Una scelta sbagliata potrebbe costare molto cara: il finto procacciatore potrebbe ottenere il riconoscimento della sua reale qualifica e esporre l’imprenditore al pagamento di sanzioni e di indennità arretrate.

L’occasionalità: la principale differenza tra agente e procacciatore

La principale differenza tra agente e procacciatore sta nell’occasionalità della prestazione. Per occasionalità si intende un lavoro saltuario senza alcun vincolo di prestazione con l’imprenditore. Il procacciatore può, ma non deve, promuovere la conclusione di affari: svolge questa attività se e quando vuole, senza essere obbligato a farlo.

L’agente invece è vincolato con l’imprenditore e dovrà quindi promuovere i suoi beni e servizi. Esso può essere incaricato stabilmente da una o più ditte e promuove la conclusione di affari in una o più zone specifiche.

Alcuni esempi:

  • un noto produttore di mobili affida ad un agente la promozione dei suoi beni ai negozi di arredamento presenti su tutto il territorio milanese. L’agente riceverà una percentuale sugli ordini ricevuti dai negozi visitati;
  • un noto produttore di mobili stringe un accordo di procacciamento d’affari con un architetto. Quest’ultimo potrà consigliare ai propri clienti l’acquisto dei mobili del brand per l’arredo delle case che realizzerà e riceverà un compenso nel caso in cui una vendita dovesse andare a buon fine.

Altre differenze tra l’agente e il procacciatore

In generale, il rapporto tra agente e imprenditore è più strutturato. L’imprenditore è infatti tenuto a diversi adempimenti tra cui corrispondere i contributi pensionistici (ENASARCO) e garantire l’indennità di preavviso di fine rapporto. Con il procacciatore invece è libero da qualsiasi adempimento formale, non deve quindi prevedere il trattamento pensionistico ne il trattamento di fine rapporto.

Ulteriori differenze vertono su:

  • il diritto di esclusiva che l’imprenditore può esercitare solo sull’agente mentre sul procacciatore no;
  • la zona territoriale in cui promuovere gli affari deve essere predeterminata al momento della firma del contratto per l’agente, il procacciatore invece non è obbligato a limitare con il contratto la sua zona di operatività;
  • il procacciatore non ha nessun obbligo di fornire all’imprenditore informazioni riguardanti le condizioni di mercato, l’agente invece è obbligato a farlo.

Come creare il contratto giusto per un venditore

Una volta individuato il contratto adeguato alla tua situazione, su LexDo.it potrai creare sia un contratto d’agenzia sia di procacciamento di affari in pochi minuti.

Basterà rispondere a poche semplici domande per generare il contratto personalizzato per le tue esigenze:

CONTRATTO DI AGENZIA: per promuovere la vendita/fornitura capillare di prodotti o servizi in una determinata zona. L’agente ha quindi una collaborazione stabile e continuativa con l’imprenditore.

CONTRATTO PER PROCACCIATORE DI AFFARI: con cui si istaura tra le parti una collaborazione occasionale. Il procacciatore ha l’incarico di promuovere la conclusione di contratti dell’imprenditore e reperire nuova clientela.

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