Cosa sono i CCNL?
I contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) sono atti tra privati stipulati dalle organizzazioni rappresentative dei lavoratori (i sindacati) e dei datori di lavoro. I CCNL sono un particolare tipo di contratto che regola molti aspetti dei rapporti di lavoro di uno specifico settore (es. commercio, trasporti, pubblico impiego, etc.). Con questo contratto vengono regolati sia gli aspetti economici e pratici del rapporto di lavoro (ad esempio, il minimo retributivo, gli aumenti futuri, le indennità, il lavoro straordinario, riposi e pause, etc.) sia quelli relativi alle relazioni sindacali, cioè quelli tra i rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Il CCNL ha validità su tutto il territorio nazionale, ma non ha valore di legge e si applica solo alle aziende che lo hanno sottoscritto. Quando il CCNL viene applicato, questo contratto si aggiunge ad un contesto normativo complesso. Il diritto del lavoro, infatti, prevede comunque l’applicazione di una serie di norme che regolano il rapporto di lavoro e che tutelano i diritti fondamentali del lavoratore (es. la Costituzione, il Codice Civile, etc.).
Quando è obbligatorio applicare un CCNL?
Il CCNL è obbligatorio solo in alcuni casi specifici. Si tratta, infatti, di un accordo che pur avendo efficacia al livello nazionale, deve essere applicato solo se il datore di lavoro è iscritto a un’associazione di datori, come Confindustria o Confcommercio. Questo perché il datore di lavoro, iscrivendosi all’associazione, aderisce automaticamente al CCNL, impegnandosi ad applicarlo ai propri dipendenti. In caso contrario, quando il datore di lavoro non è iscritto a un’associazione, può scegliere liberamente di applicare o meno un CCNL.
In ogni caso, il datore di lavoro dovrà applicare le norme in vigore in materia di diritto del lavoro e applicare i minimi retributivi stabiliti dal CCNL di settore. Quest’ultimo dovere sorge indipendentemente dall’obbligatorietà del CCNL. In quanto, il lavoratore ha il diritto di ricevere una retribuzione sufficiente e proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro (art. 36, Costituzione).
Ad esempio, un datore di lavoro non iscritto ad un’associazione firmataria di un CCNL può assumere un dipendente con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, senza applicare un CCNL ma deve comunque rispettare i minimi retributivi previsti per il settore di attività e la qualifica del dipendente.
I nostri documenti per il lavoro
Su LexDo.it potrai creare contratti di lavoro a norma di legge e in pochi minuti. Potrai scegliere se applicare o meno un CCNL specifico, semplicemente rispondendo a poche domande.
- Contratto di lavoro subordinato per dipendenti: per assumere un lavoratore alle proprie dipendenze (part time o full time)
- Contratto di lavoro per dirigenti: per assumere un manager o un dirigente a tempo determinato o indeterminato
- Job on call: per utilizzare il lavoro del dipendente a intervalli di tempo, secondo le necessità
- Contratto di lavoro domestico: per assumere collaboratori familiari (colf)